Il cavallo Murgese
In Puglia, dalla zona delle Murge, è scaturita questa razza da cui prende il nome.
Da una territorio di circa 80.000 ettari, tutto grotte e trulli, morfologicamente collinare, pietroso, freddo d’inverno ed arido d’estate, adatto più all’allevamento di bestiame che all’agricoltura, non poteva che nascere una razza che, allevata allo stato brado e senza ripari, risulta rustica, robusta, adatta a percorsi difficili ed a terreni impervi.
Col mantello morello, grigio ferro testa di moro, è alto mediamente fino a 168 centimetri al garrese. Ha zoccoli durissimi, è molto resistente alle malattie e presenta una pelle tenace e resistente agli spini dei rovi. E’anche per queste sue qualità, che il Corpo Forestale dello Stato ne ha acquisito l’uso per il proprio lavoro, in tutta Italia.
Docilissimo, ha un temperamento equilibrato e vivace; si presta sia alla sella che al tiro. E’ per questo che risulta una razza molto valida per il turismo equestre, l’equitazione di campagna, ma anche adatta al salto ad ostacoli, al dressage e all’ippoterapia.
Le origini della razza vengono fatte risalire al XIII° secolo, dagli stalloni dell’Imperatore del Sacro Romano Impero, Federico II° di Svevia, che fece costruire a Castel Del Monte (nelle Murge) il suo splendido castello. Lo scudiero dell’imperatore, Giordano Ruffo di Calabria – nel suo “De Medicina equorum” descrisse le metodiche dell’allevamento, sul posto, dei cavalli dell’imperatore, per un impiego militare, civile e sportivo. E’ dalla passione dell’imperatore per la caccia col falcone che deriva la particolare attitudine di questo cavallo per la caccia col falcone.
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